L’alienazione parentale si verifica nel momento in cui il genitore affidatorio viola o comunque ostacola il diritto del figlio a mantenere un rapporto sano e continuativo con l’altro genitore e con i suoi parenti.
L’alienazione parentale è una sindrome in cui i figli minori coinvolti in separazioni conflittuali dei genitori rifiutano di vedere uno dei due. Questo può essere causato da un genitore che manipola il bambino, denigra l’altro genitore e lo presenta come una minaccia per la sicurezza e il benessere del minore. L’alienazione parentale può avere effetti devastanti sui bambini, aumentando il rischio di problemi psicologici, emotivi e comportamentali.
Secondo alcune recenti indagini statistiche, in un campione di circa 200 casi, l’alienazione parentale coinvolge come vittime i padri nell’80% dei casi e per il 20% le madri. Tuttavia, è importante notare che l’alienazione parentale può colpire entrambi i genitori e che non è limitata alle situazioni di separazione, ma può verificarsi anche in situazioni di coppie che vivono ancora insieme.
Tra i possibili rimedi esperibili per combattere l’alienazione parentale ve ne è anche uno che può apparire un po’ drastico; si fa riferimento all’allontanamento temporaneo del figlio dal genitore alienante per favorire una presa di distanza del minore dai comportamenti condizionanti del genitore. Inoltre, seppure non sempre può esser semplice stante la conflittualità esistente, che può essere fatto attraverso terapia familiare e terapia individuale per il bambino.
Alienazione parentale, come si manifesta
L’alienazione parentale si manifesta in varie modalità anche cumulative tra loro:
– con ostacoli alle frequentazioni del figlio con l’altro genitore;
– come inventare scuse banali, mentire sullo stato di salute del bambino;
– impegnare il bambino in attività ricreative nei giorni che deve passare con l’altro genitore;
– denigrare l’altro genitore;
– esaudire i desideri che l’altro genitore disapprova.
Inoltre, il genitore alienante può incoraggiare il bambino a ribellarsi contro l’altro genitore e a non rispettare le regole e gli accordi stabiliti.
Per questo motivo, è importante dedicare la giusta attenzione per ridurre i comportamenti dei genitori che potrebbero essere nocivi per i figli.
Inoltre, è importante che il sistema giudiziario e i servizi sociali siano sensibilizzati all’alienazione parentale e che siano in grado di riconoscerla e gestirla in modo appropriato. Ciò può includere la valutazione delle relazioni familiari e la creazione di piani di azione per ripristinare la relazione tra il bambino e l’altro genitore.
Perché rivolgersi ad un professionista
In generale, l’alienazione parentale è una questione complessa che richiede un’attenzione e un’azione tempestiva da parte di tutte le parti interessate per proteggere i bambini coinvolti. Con il giusto supporto e intervento, le famiglie possono superare questa difficile situazione e ripristinare relazioni sane e positive per i loro figli.
Qualora dovessero verificarsi situazioni di questo tipo, le persone interessate possono rivolgersi allo Studio Integrato della Dott.ssa Fusè, che vanta un’esperienza pluriennale in materia e può aiutare nella risoluzione di eventuali problematiche che possono innescarsi tra il figlio e il genitore alienante. La Dott.ssa Fusè offre consulenza specializzata per aiutare le famiglie a superare l’alienazione parentale e a ripristinare una relazione sana tra il bambino e entrambi i genitori.