Secondo l’Oms, nel 2010, le persone affette da alcolismo erano 208 milioni: quando l’alcol diventa un problema e in cosa consiste la terapia.
L’alcolismo è una malattia cronica caratterizzata da alterazioni comportamentali fisiche psichiche, causate dal consumo di elevate quantità di alcol. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che, nel 2010, le persone affette da alcolismo nel mondo erano 208 milioni, il 4,1% della popolazione mondiale.
Alcolismo: quali sono i fattori di rischio
I fattori che concorrono all’aumento del rischio di sviluppare questa patologia sono molteplici:
–genere (gli uomini sono colpiti il doppio rispetto alle donne)
–età: precoce di assunzione
–storia familiare di alcolismo
–storia di malattia psichica
–stile di vita
–bassa autostima
–traumi infantili
–difficoltà di regolazione emotiva
Come si manifesta il desiderio di alcol: il Craving
Il craving è il desiderio di assumere alcol, è rappresentato da un pensiero ossessivo e ricorrente di bere che conduce alla perdita di controllo dei propri impulsi nei confronti delle bevande alcoliche. Il craving è stimolato da fattori associati all’alcol, chiamati Trigger, che stimolano un forte condizionamento connesso alla gratificazione nell’assumere alcol. Gli effetti della sostanza prendono il posto delle funzioni mentali fondamentali e la gratificazione indotta dalla sostanza diviene parte del funzionamento mentale, modificandolo.(M. Cibin, M. Mazzi, L. Rampazzo, G. Serpelloni, 2001)
Effetti tossici dell’alcolismo
Gli effetti dell’alcolismo sono gravi e trasversali. Si possono verificare danni a livello fisico, che colpiscono principalmente il fegato e il cervello; psicologici e socio relazionali, come comportamenti antisociali. Inoltre elevate quantità di alcool determinano un effetto depressogeno del SNC. Nello specifico l’inibizione delle funzioni del glutammato, neurotrasmetittore eccitatorio, rallenta l’attività cerebrale.
Cura
Fondamentale per il paziente alcolista è l’accettazione del problema come di una patologia. La terapia prevede una gestione multidisciplinare. Devono infatti essere trattate le problematiche mediche, internistiche, ma anche psicologiche e motivazionali che mantengono il disturbo. La terapia cognitivo comportamentale risulta essere quella più indicata per il trattamento di questa patologia.
Per ulteriori informazioni visita il nostro sito internet e contattaci senza impegno.