Quali sono le forme di maltrattamento in famiglia e quali sono le conseguenze psicologiche.
Il maltrattamento in famiglia è un reato grave che si verifica quando un membro della famiglia, solitamente il coniuge o il partner, i genitori o altri parenti stretti, commettono atti violenti o abusi di qualsiasi tipo contro un altro membro della famiglia. I maltrattamenti in famiglia possono causare danni fisici, psicologici ed emotivi a lungo termine alle vittime e possono avere conseguenze negative sulla salute mentale e fisica delle persone coinvolte.
Le forme di maltrattamento in famiglia
Il maltrattamento in famiglia può assumere molte forme diverse, tra cui abuso fisico, sessuale, psicologico o emotivo. L’abuso fisico può includere schiaffi, pugni, calci, strangolamenti, spinte e altri tipi di violenza fisica. L’abuso sessuale può includere molestie sessuali, violenza sessuale, costrizione alla prostituzione e altri comportamenti sessuali coercitivi. L’abuso psicologico ed emotivo può includere minacce, ingiurie costanti ed offensive, intimidazioni, isolamento sociale, controllo e manipolazione.
Il quadro normativo
Il reato di maltrattamento in famiglia è disciplinato dall’art. 572 del codice penale ed è stato introdotto in Italia dalla Legge n. 154 del 2001, che ha modificato il Codice Penale. In base a questa legge, chiunque commette atti di violenza o maltrattamenti nei confronti di un coniuge o di un partner, di un ascendente, di un discendente, di un fratello o di una sorella, o di una persona convivente con il maltrattatore, può essere condannato a pene detentive che possono arrivare, nella peggiore delle ipotesi aggravate, fino a 24 anni.
La legge prevede inoltre che in caso di violenza o maltrattamenti domestici, la persona offesa possa richiedere l’emissione di un provvedimento di allontanamento del maltrattatore dalla casa coniugale o dal luogo in cui abita la persona offesa. Inoltre, laddove i comportamenti tenuti dal reo, siano di particolare allarme ed urgenza di intervento, è possibile l’attivazione del c.d. “codice rosso” che prevede l’intervento rapido delle autorità a tutela della persona con applicazione di misure cautelari nei confronti di chi ha posto la condotta maltrattante. Le misure cautelari possono andare dalla limitazione degli spostamenti (come ad esempio il divieto di avvicinamento alla persona offesa o divieto di dimora in un determinato comune), ai controlli dei movimenti della persona per via dell’applicazione del c.d. braccialetto elettronico, sino a restrizioni della libertà personale più stringenti come gli arresti domiciliari o la custodia cautelare in carcere.
Ulteriore conseguenza che può derivare da situazioni allarmanti è quella della richiesta, da parte del Questore, di applicazione di misure di prevenzione, stabilite dall’apposita sezione del Tribunale competente, come la c.d. Sorveglianza Speciale.
Il reato di maltrattamento in famiglia, essendo un delitto che si definisce procedibile d’ufficio, può essere denunciato dalla persona offesa direttamente, ma anche da terzi, come amici, vicini di casa o autorità pubbliche che abbiano avuto notizia di comportamenti violenti o di maltrattamenti. Inoltre, è importante ricordare che, il maltrattamento in famiglia, non è un problema privato, ma una questione di interesse pubblico, che deve essere affrontata dalla società nel suo insieme.
Da ultimo, è importante segnalare che l’articolo del codice penale in questione, tutela anche altre tipologie di maltrattamenti che si verificano al di fuori del contesto domestico. Si fa riferimento a quei comportamenti maltrattanti che possono accadere sul posto di lavoro, a scuola o in altri luoghi di istruzione, in una situazione di cura o custodia della persona fino a tutelare anche coloro che si trovano nello svolgimento di un’arte.
Maltrattamenti in famiglia: le conseguenze psicologiche
Le vittime di maltrattamenti in famiglia spesso sviluppano una varietà di problemi emotivi, tra cui ansia, depressione, bassa autostima e senso di isolamento. In molti casi, le vittime di maltrattamenti in famiglia subiscono anche abusi sessuali, che possono portare a problemi di salute mentale ancora più gravi, come disturbi da stress post-traumatico e problemi nella relazione.
Le vittime di maltrattamenti in famiglia possono inoltre sviluppare comportamenti di dipendenza da sostanze, come meccanismo per affrontare il dolore e la frustrazione causati dall’abuso. In alcuni casi, le vittime di maltrattamenti in famiglia possono sviluppare problemi di alimentazione, come l’anoressia o la bulimia, in risposta allo stress emotivo causato dall’abuso.
Le conseguenze psicologiche dei maltrattamenti in famiglia possono avere anche effetti negativi sulla salute fisica delle vittime. Ad esempio, lo stress cronico causato dall’abuso può aumentare il rischio di problemi di salute come malattie cardiache, ipertensione e obesità.
Le vittime di maltrattamenti in famiglia possono anche sviluppare problemi di comportamento, come la violenza domestica o la criminalità, a causa del trauma subito. In molti casi, le vittime di maltrattamenti in famiglia possono diventare loro stesse aggressori in situazioni di conflitto.
È importante notare che le conseguenze psicologiche dei maltrattamenti in famiglia possono persistere per anni, anche dopo che la violenza fisica o psicologica è cessata. Le vittime possono avere difficoltà a costruire relazioni sane e soddisfacenti, a causa del trauma subito, e possono sentirsi impotenti di fronte alla violenza domestica o ad altri tipi di abuso.
Perché rivolgersi ad un esperto
Le vittime di maltrattamenti in famiglia devono ricevere il supporto psicologico necessario per superare il trauma subito e costruire una vita sana e appagante. La psicoterapia può essere efficace nel trattare i sintomi di ansia, depressione e altri problemi di salute mentale associati all’abuso. Le vittime di maltrattamenti in famiglia possono anche trovare sostegno nelle organizzazioni per la violenza domestica e altri gruppi di supporto che offrono aiuto e risorse.
In caso di maltrattamenti in famiglia, il consiglio è quello di affidarsi ad esperti del settore che possano fornire supporto psicologico da una parte ed assistenza legale dall’altra.